mercoledì 10 dicembre 2014

Racconto del mercoledì IL POSTO DI LAVORO






Avevo finito le Medie alla grande,con un punteggio alto,tutti mi dicevano che dovevo fare l'Università. Ma la mia famiglia non era in grado di sostenere 5\6 anni le spese e il mancato stipendio. Il mio Papa e la Mamma erano in pensione e non erano in grado di sostenere, con le loro pensioni la mamma prendeva il minimo, due figli: io e il mio fratello più piccolo di due anni. Dovevo lavorare,per forza ! A convincermi fu un'amica della mamma che aveva un figlio che lavorava nella sicurezza di un Supermercato. Mi procurò un colloquio con un dirigente del personale e la cosa fu abbastanza facile,dopo avere guardato il curriculum, mi fece delle domande generiche e mi disse che ero assunto,per adesso tre mesi rinnovabili di volta in volta,se andavo bene non era da escludere una assunzione a tempo pieno. Il lavoro era abbastanza semplice dalle telecamere di sorveglianza si individuavano le persone da seguire, si seguivano e se si impossessavano di qualcosa, dopo le casse, si invitavano nell'ufficio dove si contestava loro il reato invitandole a mostrare quello che avevano in tasca. Di solito,anzi sempre, erano persone anziane. Gli si contestava la cosa, gli si facevano pagare il costo della derrata presa

inavvertitamente” e si rilasciavano. Di norma tre o quattro al giorno. Un Lavoro come un'altro, molto brutto certo,ma bisognava accontentarsi. Non c'era divisa,potevo andare vestito come volevo e gli orari erano buoni,si capitava ogni tanto che si lavorava alla domenica,ma la sera era sempre libera. Era brutto come lavoro perchè di solito erano anziani che non rubavano,prendevano qualcosa... Lo stipendio era di 800€ e mia mamma me lo lasciava,ma lo spendevo tutto,quando uscivo con una ragazza ci volevano e come. Anzi, alla fine del mese ero senza soldi e l'ultima settimana facevo fatica a prendere le sigarette. E mia mamma era convinta che stessi mettendo via i soldi per sposarmi! Solamente il fatto che non avevo la divisa era una spesa in più, perchè mi piaceva stare in ordine,non robe firmate ma dignitose.

Il mio Responsabile era una brava persona,pressapoco della mia età andavamo d'accordo. Un giorno pizzicammo una signora vestita con proprietà ma con vestiti che si vedeva che erano molto usati. Dopo la cassa la avvicinai- signora,sono della sicurezza,posso controllare il suo scontrino?- diventò pallida-Eccolo qua- lo controllai diligentemente- ma,non vedo i funghi,non ha mica preso anche dei funghi?- -Funghi? Noo.- -Può venire un attimo in ufficio? Ci vorranno due minuti, la prego.- La accompagnai nel nostro ufficio. -Signora,non facciamola lunga...lei ha preso anche dei funghi, vede..ci sono le tele camere,vediamo tutto. E gli indicai le telecamere su in alto.-Ma...- -Signora,lo ammetta, che è tutto finito.- -Come,tutto finito-

-Finito,tutto finito, lei tira fuori i funghi e la storia è finita.- Lentamente tirò fuori un pacchettino di funghi secchi. Una confezione di 30 gr. e me la mise in mano. Adesso lei paga la confezione e tutto è finito. -Non posso pagarla.- -Come ?- -Non posso pagarla. Avevo 20 € e ho calcolato tutto prezzo per prezzo per stare dentro i 20€,come vede sono 18.57, i funghi non ci stanno,non posso pagare.- Era presente il mio Responsabile che intervenne: Signora, non lo faccia più! Può andare. Io intervenni ma..e i funghi? Riportali sullo scaffale. Povera donna. Mentre se ne andava con il passo un po' traballante,nella sua camicetta lisa di cachemire celeste ed il collo blù, mi venne da pensare con che cosa era venuta,a piedi,in bicicletta,si era fatta portare...

Era un sabato,domani era domenica ed ero invitato a casa della mia morosa,dovevo portare qualcosa. Guardai la confezione di funghi da riportare allo scaffale e feci un pensierino, la lasciai sulla scrivania pensando la riporto dopo. Alla fine del turno la confezione non l'avevo ancora riportata per mancanza di tempo. Finito il turno timbrai e presi la confezione di funghi da portare allo scaffale ma mentre ci andavo cambiai idea e uscii dal Supermercato,domani domenica invitato a pranzo,non sarei andato a mani vuote.

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