venerdì 31 maggio 2013

franca  rame  bella  ciao


Torta buona

250. g.  di burro
260 g. di zucchero
mezzo  bicchiere  di latte
250 g. farina
3  uova  intere
2  tuorli
buccia  limone o  arancia
frutta  candita 70 g.
uvetta 70 g.
lievito in polvere

lavorare  bene  burro e zucchero unire  le uova una  alla volta, prima le  intere
poi i due  tuorli, poi il latte  poco per volta, la   buccia e sempre  lentamente
la farina  già  miscelata  con il lievito; a impasto  finito  aggiungere l'uvetta e la frutta  candita.

cottura: a forno  caldo  170°   60 minuti


Tre quattro  bottiglie  di Brachetto  si sposeranno felicemente con questa buonissima  torta. 

attesa di difesa

Ieri  sera a  Nosate  un incontro  di gente  sperduta nel  bosco  di sera, tanti  pareri. ( tan co, tan suchi, tan mamaluchi) Unica decisione comprensibile il prossimo  appuntamento  che è  per martedì 4  giugno, sempre a Nosate sperando  di parlare la stessa lingua. Tante proposte, nessuna  condivisa.
Non c'erano i veri leader, non c'era Girardi  non c'era Casati, non c'era Gaviani.
Da  primo c'è  da fare il Logo, poi la Associazione in forma  societaria  giuridica,
e  trovare un  nome  che  sia più  coinvolgente di: Coordinamento   contro la
le  terza  Pista.
Lo  scopo è  quello  di  interessare le  Popolazioni di : Nosate, Ferno, Turbigo,
Lonate  Pozzolo, Castano, Vanzaghello, Robecchetto, + Buscate, Arconate, Inveruno,  Magnago.   
 Non si tratta di andare  a  votare  o   no!  Si tratta  di   difendere il  nostro
territorio,  la  nostra  cultura.
Svegliamoci !

giovedì 30 maggio 2013

MI  A VO'  VIA
sottotitolo
Emigranti  da  Buscate  tra  il  1880  e  il 1920



Bellissima pubblicazione di Guglielmo Gaviani a cui mancano solamente alcune importanti

prefazioni che avrebbe facilmente trovato.

Il proverbio alla fine :”merda o bareta russa” è una frase che disse un Ecclesiastico in una occasione in cui rischiò tutto per tutto e se gli andava bene sarebbe diventato Cardinale. (ecco la bareta- cardinalizia) e lo usavamo quando giocando a poker o ai dadi si puntava tutto.

stra busti


Trovato i  fogli mancanti




Ma ragordu i temp indree

quan ca ghea pochi danee

quan che a busti 'n dean a pee

ma pà danansi e mi dadré



La stra busti le lunga

den dul buscu foera paes

caminandu ria la sces

sluntanandus dul paes



la stra busti le' fregia

con la nee e cun giò  a nebia

rivaa al circual da bursan

sa va dentu a sculdà i man



la stra busti le colda

quan che 'l so al ta fa scorta

cun i pian da maagun

brusà e sichi già in butun



La stra busti le scura

e mi fioe a go paura

quan d' invernu cont'ul ventu

in dul buscu deu 'ndà dentu



La stra busti l'è catia

e ogni tan sa vedi a stria

quandu fregiu fam e ventu

e un po' da feara da dentu
 
 
Sa  va pù  a  pee

adas  a  ghè i danee

mercoledì 29 maggio 2013

Dott. Girardi


Masterplan.

Noi, cittadini del Parco del Ticino, ci troviamo ancora una volta a difenderci dai Saraceni che ci attaccano, da pirati quali sono, per rubarci la migliore cosa che abbiamo: la nostra terra la nostra cultura.

Il Masterplan prende 330 ettari della nostra migliore terra per costruire 200.000 mt.

di capannoni, senza alcun bisogno se non quello di fare soldi, distruggendo dei boschi e una brughiera dove vivono alcune ultime specie faunistiche, e la relativa biodiversità.

Il dott. Girardi dopo anni di lavoro dimostra l'inutilità di queste opere, il danno ambientale di questi lavori, la situazione del traffico aereo da anni in discesa, una
discesa inarrestabile del traffico, sceso a 17 milioni ( evogliono la terza pista per un traffico previsto di 70 milioni) uno degli aeroporti di Londra con due piste ha un traffico attuale di 7o milioni.

Il dott. Girardi ha messo assieme una sorprendente quantità di studi e documenti
sanitari, curve sanitarie molto preoccupanti, per la SEA senza valore.

Coraggio gente, dipende da noi.

la guerra di piero


Dormi sepolto in un campo di grano

non hai la rosa non hai il tulipano

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

ma sono mille papaveri rossi



Lungo le sponde del mio torrente

voglio che scendano il lucci argentati

non più i cadaveri dei soldati

portati in braccio dalla corrente



Così dicevi ed era d'inverno

e come gli altri verso l'inferno

te ne vai triste come chi beve

il vento ti sputa in faccia la neve



Fermati Piero fermati adesso

lascia che il vento tim passi un po' addosso

dei morti in battaglia ti porti la voce

chi diede la vita ebbe i cambio una croce



M tu non l'udisti e il tempo passava

con le stagioni a passo di giava

ed arrivasti a passar la frontiera

in un bel giorno di primavera



E mentre marciavi con l'anima in spalle

vedesti un uomo in fondo alla valle

che aveva il tuo stesso identico umore

ma la divisa di un'altro colore



Sparagli Piero, sparagli ora

e dopo un colpo sparagli ancora

fino a che tu non lo vedrai esangue

cadere i terra a coprire il suo sangue



E se gli spari in fronte o  nel  cuore
 
soltanto il tempo avrà per morire

ma il tempo a te resterà per vedere

vedere gli occhi di un uomo che muore



E mentre gli usi questa premura

quello si volta ti vede ha paura

ed imbracciata l'artiglieria

non ti ricambia la cortesia



Cadesti in in terra senza senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

che il tempo non ti sarebbe bastato

a chieder perdono di ogni peccato



Cadesti in terra senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

che la tua vita finìva quel giorno

e non ci sarebbe più stato ritorno



Ninetta mia crepare di Maggio

ci vuole tanto troppo coraggio

Ninetta bella dritto all'inferno

avrei preferito andarci d'inverno



E mentre il grano ti stava a sentire

dentro alle mani stringevi il fucile

dentro alla bocca stringevi parole

troppo gelate per sciogliersi al sole



Dormi sepolto in un campo di grano

non hai la rosa non hai il tulipano

che ti fan veglia dall' ombra dei fossi

ma sono mille papaveri rossi.



FABER

domenica 26 maggio 2013

risotto con funghi

Allestite un intingolo  di funghi  con due  cucchiai  di olio oliva ex, con soffritto
di cipolla e prezzemolo triti, mezz'ora  di cottura poi bagnare  con mezzo bicchiere  di vino bianco, un cucchiaio  di salsa  di pomodori  e  acqua. Cuocetevi il riso, un  bicchiere  scarso  per due persone, alla fine una nocciola  di burro e un paio di cucchiai di grana.
Tiratelo giù  all'onda.


Tre/ quattro bottiglie  di  Fara faranno il resto. 

ganassa

Come tutte  le altre  volte l'Associazione "Ganassa"(culturale? sportiva? ambientalista? Vorrei leggere il loro Statuto) ha ignorato le più elementari
regole  di una Società  Civile mancando  di rispetto  agli  abitanti del rione in cui si svolgeva la festa, sani  o malati, tormentati  dal rumore  fino alle  0.58 della domenica  26.05. Tutto per una operazione biecamente commerciale, niente  di culturale o ambientalista, solo una operazione  di guadagno, senza una parvenza  di cultura. In nero poi !!!!
E  si  sono mancati  di rispetto loro stessi infrangendo le regole  civili.
Bravi!

sabato 25 maggio 2013

la ricetta della democrazia


Se la teoria è giusta perchè non si trova come applicarla ? Perchè nei secoli non si è trovato come fare? Perchè quei filosofi che filosofeggiano sui lavori degli altri filosofi, non ci pensano?

Einstein, invece di fare quella cazzata della teoria della relatività, faceva una applicazione della Democrazia Diretta nei governi cosìdetti democratici? Non mi sembra difficile.

Eliminare i portatori di cultura è il primo passo ! Prendendo quello che facciamo,noi gleba, fanno una sintesi e dicono che la sintesi è così ! E noi credendo che è una vera sintesi,che raccolga tutti i bisogni della gente, la prendiamo per buona, dando credito alla superiorità dell'acculturato,facciamo in buona fede la cosa sbagliata. Invece la persona di cultura (?)ha fatto e deciso quello che la sua superiore istruzione gli ha suggerito, e non la raccolta di istanze ha chiesto.

In poche parole abbiamo bisogno di una persona di cultura che non sia acculturato, che la sua cultura non sia quella dei libri, che è una cultura senza cultura, ma quella della vita.

Se io scrivo di una giornata di lavoro non è come fare una giornata di lavoro, la cultura della giornata di lavoro ce l'ha chi fa le giornate di lavoro.

E l'esempio vale per tutte la cose da fare e non da dire.

Magari chi fa le giornate di lavoro non sa raccontare una giornata di lavoro,anzi sicuramente non lo sa, ma la cultura è sua.

Vi prego non rubategli la giornata di lavoro.

Torniamo alla Democrazia diretta: possibile che non ci sia una ricetta? Tipo : far perdere l' acqua in eccedenza nelle istanze, passarle al forno a 250° per mezz'ora,quello che rimane è la ricetta.

Una cosa così !

alter temp


In altar temp no al dì incoe

ca cumandea a ian no i fioeu

e sa rispundean al so regiù

a ia sberli e piscia in dul cù





Pena finì ul disnà set ur vott ur

s'andea in leci sensa bufà

e la me mama straca masà

la vignia a dré

par durmì un po' prima dul misté



Da laurà ga nea a sé

quel ca mancheva a ian i daneé

ma 'i nostar vegiu al ghea tucoss

a lu la carni a nunch i oss



Ades ca son regiù

sa cumanda pù

patati e verzi a mi

a lur i lunaghin

pena finì ul disnà a ta ven i gnà

mi resti lì me un bamba senza bufà

venerdì 24 maggio 2013

Don Gallo.prete diverso.

Ciao Don Gallo, prete  della gente. Mi ricordo, in una  sera d'estate  a Cuggiono  avevi parlato ininterrottamente per due  ore, in quel vestito  da Prete con quel caldo, ogni tanto  bevevi un sorso  d'acqua  che generosamente  ti offriva  Oreste. Grazie Don.

il sogno anarchico

Lo  si è  sempre ritenuto irrealizzabile, ma  sempre pensato, desiderato. Ma sempre un sogno !  La  Democrazia  diretta !!
Il Movimento 5 Stelle sta facendo questo  disperato   tentativo  di realizzarlo, ultima spiaggia per il Paese Italia. Io ci credo perché devo crederci. Ultima spiaggia  per i poveri, gli extracomunitari, i nati  male, i  diversi. I  ricchi  rimarranno  sempre  ricchi, i ladri continueranno  a rubare, i politici a dirci le balle, ma , forse, i poveri avranno  un tozzo  di pane. I poveri  non vogliono mica  comandare, non ne  sono capaci, vogliono rimettere un pochino in ordine
la Società ! E far  funzionare la Magistratura, che tutti siano  veramente  uguali e  eliminare  gli Avvocati (quasi  tutti) e fare  delle carceri umane,Costituzionali.
Ristabilire  una età  anagrafica e  anche se ha delle grosse tette una fino a 18  anni è minorenne.
Quando  comandavano le  "regiure"  era molto meglio e il  cortile  funzionava  come un orologio. Quella era una Democrazia  diretta ! Tutti avevano un lavoro e di fame  non   moriva nessuno.

giovedì 23 maggio 2013

mini storia "cuore di mamma"

I medici glielo dissero  subito: e'  disabile  al 98%, e sara' sempre  cosi ! Ma la mamma era la mamma e gli diceva case carine,e  gli voleva  piu'  bene
  mormorandogli tutto il suo amore,accarezzandolo come sa fare una Mamma. Diventato adulto si presentò un'altro problema:ogni volta che lo lavava aveva un'erezione che durava per un po,e quando toccava i testicoli si capiva che gli facevano male.

Il Medico disse che il sesso era una attività che, come il mangiare e il bere, il corpo aveva e sarebbe stato utile soddisfare. Chiamò una professionista ma dopo due volte rinuncio', e per il costo e anche perche' era una cosa troppo fuori dal normale, cosa avrebbe pensato la gente ....

Lo fece lei, era molto brutto ma veniva ripagata dalla soddisfazione che leggeva nei suoi occhi.

Dio l'avrebbe perdonata, ne era sicura, almeno così sperava.



martedì 21 maggio 2013

Crostata Sabrina

Preparare una  pasta frolla  con  200  g. di farina 00,  80  g.  di zucchero, 80  g.  di burro, un pizzico  di sale, mezza bustina  di lievito,  un uovo, la  scorza  di mezzo limone.  Fare   riposare  in frigo  per  mezz'ora, stenderla  e  foderare uno stampo  da crostata,  cuocere in forno a  180°  per  venti  minuti.

Per la farcia : mescolare  200  g.  di Philadelfia  con 150 g.  di yogurt  greco, 60  g.  di  zucchero  a velo e un poco di vaniglia in polvere.
Riempire il guscio  di frolla ormai  freddo e decorare  con fragole a altra frutta  a piacere.

Un malvasia   dolce  completerà   meravigliosamente   questo  semplice  dolce.

domenica 19 maggio 2013

Intervista al Capogruppo di "nuovoprogetto buscate"

Ho chiesto al Capogruppo  della minoranza "N.P.B." Giovanni Calloni di concedermi una intervista e, dopo il perentorio consiglio  di Battioli, gli ho fatto le stesse   domande:

1°  con l'altra  minoranza  vi trovate per  concordare una linea  di interventi ?


2° La vostra  azione  politica è coerente  con il vostro programma  elettorale ?


Gli ho  dato le  domande la  sera  dell'ultimo  Consiglio Comunale, nessun segno da  parte  sua, ora non ho tempo, appena  possibile  e te le   faccio  avere segno di   civiltà  fra  persone  che  si conoscono. Niente.


Egregio Dott. Calloni, lei si era presentato  capolista, dunque candidato  Sindaco, e, come  si usa dire, il Sindaco  di tutti. Ora è in minoranza e dovrebbe essere la minoranza  di tutti. La sua risposta è dovuta.
E invece ha preferito seguire la strada maestra  della maleducazione e imitare
il  Vice Sindaco  ing. Fabio Merlotti.
Auguro  a tutti e due di seguire la vostra  strada, qualunque  sia, ma non
certamente diritta e al  Sole.

Grazie.

sabato 18 maggio 2013

cultura contro

E' tempo di cultura contro, oramai si usa. C'è la No-Tav, la No -terza pista, no Pedemontana , no discarica, no inceneritore, no droga, no smog, no guerre, no politica, no gassificatori, anti berlusconismo, anticomunismo, antisionismo, anti caccia, omofobia, fuori gli extracomunitari, via i Rom, i terroni a casa loro.

Stiamo andando controcorrente e facciamo una fatica boia.

Se invece dovessimo prendere il senso di marcia giusto (girarci indietro) non sarebbe meglio ?

E' come essere chiusi in un fortino a difenderci dai barbari, e ci difendiamo come possiamo, solitamente in modo passivo, perchè  la difesa  è passiva e  devi seguire la strategia  della  controparte, come si deve  ballare e la musica la  sceglie l'avversario. Non cacciamo fuori il naso neanche per contare quanti sono.

Facciamo qualche sortita,diamine, siamo uomini o caporali ?

Intanto siamo funzionali al loro sistema ! Senza l'antiberlusconismo il berlusconismo cade, non sta in piedi. Le forze, di primordine, della lotta No-Tav e No-terza pista, usate in modo giusto, risolvereb bero la storia nella giusta maniera. Come ? Per la terza pista facendo, per esempio, il vero Parco del Ticino comprendente il Canton Ticino. La val Susa ampliata a Parco delle Alpi Occidentali.

Liberalizzare la droga e non andargli contro, il prezzo diventerebbe

inesistente e si risolverebbero tantissimi problemi, e un colpo al cuore alla criminalità della droga.

I vari sionisti, rom, extracomunitari, terroni, quando capiremo che sono persone il mondo diventerà migliore, non perchè saranno cambiati loro ma noi.

Battiamoli con l'intelligenza; voi che ce l'avete usatela.

Parare  gli attacchi è buona cosa  ma non  si vince, per  vincere bisogna attaccare ! Per tenere unita  la truppa qualche vittoria  ci vuole.
Se ci  si difende  e basta poi ci si logora e l'entusiasmo cala, fino al giorno  che senza accorgersi iniziano  i lavori e  a noi resta una bellissima  battaglia legale, che farà  giurisprudenza per un vicino 
futuro   di ottima difesa, perchè vorranno  fare una pista  sul fiume, che tanto il  fiume non lo usa nessuno.
Dico cose  che danno fastidio,  ma  la  terza pista dà  più  fastidio.               Immagina la terza pista, la vedi ? Inoperosa,con i Capannoni pieni di roba, qualsiasi  roba, da vendere alla massa  di  gente  che  verrà in macchina, in moto o in treno.
 E i boschi persi per sempre  con la  loro biodiversità, e non ci resterà  che sperare  nella  biodiversita degli   aerei. ( uno rosso,uno grigio, uno verde.Uno lungo,uno corto. Senza  hostess, senza piloti. Ci sono già)

Io so una cosa : avere l'intelligenza è una bella cosa, se la si usa.



venerdì 17 maggio 2013

una cosa buona

La presentazione  del Masterplan una cosa buona l'ha prodotta: la reazione  della brava  gente e gli studi  che il comitato  via Gaggio, nella persona  di Walter Girardi, ha fatto in questi lunghi  anni. Una massa impressionante  di dati, mappe, studi   sulla salute  degli Uomini, Piante, Animali. Una analisi  fredda  e documentata  delle  Leggi  Comunali Provinciali Regionali Statali Europee, che proibiscono la devastazione  Ambientale in atto. Oltre il buon  senso, che  a  casa  mia  ha ancora  un senso. Caro vecchio Walter, vederti  andare  alla guerra così da solo mi fa un po'  di pena, tu pensi  che  dimostrando la ragione  si ha ragione ! Fra persone  civili è così ma in questa  vicenda  di civile  ci  sei solo te! Dietro i tuoi occhi buoni c'è un  buon cervello! E fra persone  civili basterebbe, ma non sono persone  civili ! Le documentazioni presentate non le hanno neanche guardate, devono   fare il Masterplan. e gli sembra  strano che tu   non capisca una cosa  così  semplice.
Fra  poco si comincerà  a  fare  sul serio, e, mi spiace  dirlo, ( ma mi spiace  tutto di questa  faccenda) la struttura di "Via Gaggio" è troppo fragile e  sarà spazzata  via in men  che  si dica. Una organizzazione  che fa capo a una sola persona è troppo fragile : elimini  una persona ed hai eliminato  l'opposizione.
Eliminare una  persona è fin troppo facile: si va  dalle buone, (offerte  che non  si possono  rifiutare) alle  cattive: minacce verbali e poi fisiche ( ai tuoi parenti e  alle persone  a  cui vuoi bene). Una persona sola è facilmente addomesticabile.
Non si fermano davanti  a niente,credimi.
La speranza è la gente, ecco perché, hai ragione, l'informazione è importantissiima.
Comunque  andrà, caro Walter, avrai la mia stima.
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E, come al solito, il PD  naviga  nelle sue  nebbie e non prende posizione.
La Regione Lombardia  si è dichiarata a  favore  del  Masterplan,e  dal PD
silenzio  di tomba. A  parole,contattati o in Consigli Comunali  senza O.d.G.
si dichiarano contrari,ma senza prendere una,posizione  attiva. Lo stesso
dicasi per SEL, maggior  azionista  della  SEA  con il Comune  di Milano.
Ufficialmente non prendono posizione,  come  per la TAV, che per certi  versi
è uguale, come storia, alla nostra  vicenda.
I  Sindaci  del PD  dichiaratosi No-Tav, sono stati espulsi dal Partito.

La  debolezza e  la  forza di Via Gaggio è la non appartenenza politica.
La STORIA  si ripete, sempre !
Come  per la TAV  o la discarica  di Buscate, si oltraggia  la natura come se fosse  cosa loro, per fare  soldi,  con la bava  alla bocca, andando contro  a due principi  irrinunciabili : il rispetto  della Natura( dare indietro la Terra  come l'hai
ricevuta) e gli Abitanti, i veri padroni  di quella Valle, di quel  bosco, di quel  fiume, e  non si può decidere  di usare il loro bosco, la loro Valle, il loro fiume. Devono decidere loro, i veri padroni  del posto !



 
 
 
 
 
 
 
 

giovedì 16 maggio 2013

che ne sanno

Che  ne  sanno quelli  seduti  alla scrivania a dirigere la SEA, e  altri capitali,
che ne sanno  di un bosco ?
Il  bosco non lo hanno mai visto. Pensano   che un bosco sia  fatto  di piante, e  siccome è vero  che un bosco è fatto di piante, se  si tratta  di piante  dove è il problema?  Si sono tagliate  100 piante, o  1000, e allora ?
Un bosco non sono  solo piante, un bosco ha la magia, un bosco  sono migliaia
di esseri  viventi  che creano la bio diversità.
Ci ho abitato in un bosco,per 880 giorni e  due  notti per settimana. E lo vedevo, lo  vivevo. La baracca era un mezzo a un bosco, eravamo parte  del bosco  oramai. Ho visto 10  stagioni,per 10  stagioni ho visto il bosco cambiare  vestito: dal  vestito  scuro  dell''inverno
al  vestito  fiorato della primavera,  al colorato  vestito  estivo, al lussureggiante  vestito autunnale, E vedevi i colori cambiare  continuamente,e  di mezz'ora in mezz'ora, mentre  i colori erano in divenire, diventare rossi i  marroni, e  gialli i verdi, e i verdi  dal niente. Per dieci stagioni il bosco  mi ha offerto il meglio  di sé, e i frutti,le more i lamponi,le fragoline, le nocciole. E i funghi, dai  primi Pé da pula, alle orecchiette, ai   pregiati Chiodini. E ho visto i cespugli di rovi  diventare  gialli e  poi rossi, e esplodere sui  bordi del bosco, i
Topinanbur  fare festa con i gialli per poi   lasciare tutti i vestiti e affrontare l'inverno, con i suoi pini  neri e  i nidi scuri fra i rami di una cattedrale  costruita per noi abitanti.
Che ne sapete voi  di un bosco?
Per voi un bosco sono capannoni, sono soldi.
 Non vi invidio  mica, anzi penso: poverini, vogliono buttare giù un bosco,e non sanno cos'è  un  bosco.

 
 


 


mercoledì 15 maggio 2013

diritti uguali per tutti

Paola  Concia  che  salta  dalla gioia: uguali  diritti  per  tutti !!
E  i  diritti  sono  che  anche  chi non è sposato ma  convivente ha lo stesso  diritto di  chi è sposato   ed ha le  spese  sanitarie  pagate. ( del coniuge  Parlamentare) Vorrei far  presente  alla signora che le spese  sanitarie pagate
al  coniuge  sono un  privilegio e  non esiste il  diritto  di privilegio.
Due  donne  anziane  che vivono assieme  per potere  dividere la  bollette, non hanno le spese  sanitarie  gratuite.( non hanno neanche l'auto  blu e  se vanno sul tram pagano) cara  signora, o  signorina, faccia lei:  sono dei privilegi  che  non meritate, nessuno   di voi!
Poi, se non sbaglio,i privilegi detti  sono non  solo per  i coniugi ma per  tutti i parenti  di primo grado e, oltre  alla cura sanitaria ci sono  massaggi  palestra terme e cure  new-age, cliniche   di ogni tipo, interventi  di correzione plastica.
L'ELDORADO !!!!!

commissione urbanistica

Si è  svolta la Riunione  della Commissione  Urbanistica, con appena  appena il numero legale, mancando  due  della Maggioranza. Mancava  anche l'Assessore
all'Urbanistica ing. Filippo Parlatore e ne è uscita una riunione  più snella e piacevole, brava Elena  Bienati che ha condotto  con garbo la riunione.
Al  primo punto il solito problema della pista  pedonale che, nelle intenzioni  degli   Amministratori, porterebbe  da via  P.Micca in piazza mercato, servendo  scuole, Asilo  nido,Materna, centro  Anziani, e  mercato.
Io, ingenuuamente,  credevo  che accettassero i consigli  della gente trasformando la rongetta  che  arriva da S. Pietro, in una pista ciclabile via  Milano piazza Mercato, tanto è già quasi interamente coperta a Nord,che passa sotto le strade, e  a Sud  che  dalla via Milano  sparisce  sotto   alle proprietà. E' scoperto solo il tratto che  occorre, giusto  giusto, per fare una ciclabile  che porterebbe i bambini  a scuola in assoluta  sicurezza. In altri  Comuni coprono i  fiumi, ma fa  niente, si vede  che hanno un altro tipo di vocazione. A Buscate c'è
la  vocazione  non ciclabile.Si  preferisce progettare una pista pedonale  che  attraversa  tre proprietà, senza consultare le proprietà, piuttosto  che  fare  la  cosa  giusta.
Altro  punto interessante il, pre-progetto   della RSA. A prima vista  sembra  l'area feste: tre  corpi nettamente  divisi.( forse per far  vivere  di più l''Ambiente  agli Anziani)
La moderatrice  della riunione ha  detto  che da una indagine  risulta  che una ventina  di Anziani  di Buscate  già va in RSA  della Zona. Peccato che l'indagine
non sia completata con una voce: le condizioni  economiche   degli Anziani, non
penso  che una donnetta con la minima possa permettersi la  RSA, ma  allora
  salterebbe fuori  che queste  donnette dovrebbero  essere  assistite da qualcuno. Almeno  per i bisogni primari.

lunedì 13 maggio 2013

biscotti di riso

100 g. di farina  di riso
100 g.  di farina 0
150 g.  di burro
50 g.  di zucchero
due tuorli
una  bustina  di Vanillina
una scorza  di arancia grattuggiata. che è meglio, sennò  di limone.
un cucchiaio  di Rum
una presa di sale.

Impastare  velocemente sennò  si scalda.

Far riposare 1  ora in frigorifero. poi stendere la pasta e usare un bicchiere  come stampino.

180  gradi, a forno caldo per circa  15 mt.

stare  attenti   che non brucino, perchè è un attimo


Malvasia  dolce per  benedire i biscotti.





Carlo Marx.

Lamento  di un  filosofo


Ho minga legiù i liber del Carlo  Marx
per  mi in tropp  pesant
in cumé i sass
ma pensi  che'l disaria dopu  tanti  ann
Pruletari de tutt el mund
ghiì da  scusam

Se le vera  cumè  che le vera  quel  che suced
all'ovest e  a l'est
sem cunscia  per i fest
alura  nun uperari  sem  cundanaa
per semper a lauraa
e  a  ves sfrutaa

domenica 12 maggio 2013

ministoria. normale servizio di un accompagnatore


Un volontario della Croce Azzurra accompagna una Signora ad una visita.


Accompagno una signora all'ospedale di Legnano per una visita,dopo avere girato un po negli interminabili corridoi che conducono al reparto, non conoscendo la strada ci fermiamo ad un info-point.
Già questo ci sconcerta: le scritte in inglese: non è per provincialismo
ma è possibile che non si possano mettere tutte le scritte ben chiare in italiano ?

Non appena il personale dell'info-point (che sarebbe l'ufficio informazioni per intenderci) vede la signora che accompagno arrancare e respirare con fatica, chiama subito un volontario che prende una carrozzina e da questo momento (8.20 del mattino) ci accompagna per i meandri dell'ospedale.
Prima tappa dunque lo sportello del reparto per l'esame: iniziano i problemi perché ci sono due code e nessun "numerino" da prendere e tanto meno c'è un diplay con indicato a chi tocca. Così le persone (spesso malmesse) devono stare in piedi in fila mentre le poltroncine della sala d'attesa sono vuote. Fatta la coda (20 minuti), l'unica impiegata allo sportello sentenzia che ci sono da pagare 84 € per l'esame. La signora protesta che lei ha l'esenzione. L'impiegata mostra la ricetta e dice che l'esenzione non è indicata sulla ricetta. La signora, sempre più alterata, fa presente che la ricetta è stata fatta da un medico dell'ospedale di Legnano per un suo ricovero d'urgenza due giorni fa: si tratta quindi di una dimenticanza del medico. L'impiegata ribatte che allora deve scendere in Pronto soccorso e farsi aggiungere l'esenzione sulla ricetta (un semplice codice). Accompagno con il volontario che ci fa strada la signora, sempre più contrariata, al Pronto soccorso dove il volontario si fa portavoce della signora chiedendo ai medici presenti di fare quella modifica sulla ricetta. Nessuno dei medici presenti al Pronto soccorso si prende la responsabilità di variare la ricetta pur constatando che la signora dispone della certificazione sull'esenzione. Sostengono i due medici presenti che occorre chiedere al collega che ha firmato il certificato che però prende servizio nel pomeriggio dalle 14,30.
Si torna in reparto senza nulla in mano e sperando di pietire comunque l'impiegata che alla fine "cede" e indica sulla ricevuta di pagamento che la "pratica" è in attesa di definizione e così, chiedendo se c'è ancora la possibilità di fare l'esame, si scende finalmente (ore 11) nell'ambulatorio per l'esame.
L'attesa dura più del previsto (1 ora e 15 minuti) e poi l'esame altri 45 minuti. Finalmente l'esame è eseguito ora bisogna tornare la prossima settimana un giorno per ritirare l'esito e un'altro per fare la visita specialistica. Ringraziamo per la cortesia il volontario senza del quale non ne saremmo mai usciti vivi e dopo aver fatto il tragitto (interminabile) inverso fino alla macchina, arriviamo a Buscate alle 13. Eravamo partiti alle 7.45

       Tratto da Buscateblog
 




 








sabato 11 maggio 2013

Ministoria. Allo stesso prezzo


Sua mamma era una bella donna quando passava in paese gli uomini consumavano gli occhi. Era bella e ben vestita, sempre.
C'era un negozio a Busto dove andava e tornava sempre ben vestita e a buon mercato. Un giorno ci andò anche lei e disse al proprietario che voleva anche lei dei bei vestiti come sua mamma e allo stesso prezzo.
La fece accomodare, la fece svestire e cominciò a provare. Poi ci fu la biancheria intima,da provare.
In principio aveva vergogna a mettersi nuda ma credeva che il prezzo da pagare fosse quello.
Poi lui chiuse la porta con la chiave e usarono una branda che c'era in fondo.
Allo stesso prezzo? Disse lui. Si, rispose  lei.
 
 
Quando tornò, con un borsone  di roba la  mamma disse: che roba è ? Dove  sei andata  a prenderla ?
 
Dove vai te ! Allo stesso prezzo ! 

venerdì 10 maggio 2013

Masterplan 2



Secondo incontro  nella  simpaticissima Biblioteca Comunale  di Nosate, anfitrione Maurizio Casati, conduttore  della serata il ferratissimo Walter.
Le impressioni verranno esternate  nella terza  serata, giovedì  della prossima settimana. Numerosa  quantità  di dati, completi  fino   alla  noia, ma  che  ti entrano in testa.
Giovedì,  sentiremo  le osservazioni  dei convenuti. Io ne ho tre o quattro  molto  pepate, per svegliare l'ambiente. Speriamo  di non litigare.
(parlerò  di politica)


giovedì 9 maggio 2013

il presidio

Il presidio era un luogo speciale. Di un'atmosfera particolare,un specie di corpo mistico di forte densità, costituito da un 'unico pensiero, una fusione spirituale di tutti coloro che,con qualità e difetti,dal 5 agosto avevano tenuto lontana la discarica. Un punto di fuga molto utile per movimenti, anche non Lombardi. Come il disegnatore che si appresta a fare un quadro deve avere un punto dove tutte le linee convergono,anche i diversi movimenti che nascevano in quei giorni,usavano il Presidio come riferimento.
Molti,troppi di quei personaggi non ci sono più, e si allarga il loro posto nel mio cuore.
Il Presidio era una vera famiglia, se qualcuno andava all'ospedale si andava a visitarlo,se c'erano dei problemi in casa tutti ne erano coinvolti. Alla stessa maniera chi non veniva mai al presidio era pensato come un alieno. Poi c'erano i nemici, favorevoli alla Discarica. E i Partiti favorevoli alla discarica e i Partiti contrari.

E chi era di un Partito veniva classificato pro o contro. Mi ricordo di uno venuto in visita una mattina,un ex Sindaco DC, a cui ho fatto lavare delle padelle di alluminio che ero stufo di vedere sotto al bruciatore. E, mi spiace dirlo, adesso mi guardo in giro e vedo delle note stonate, come un quadro con dei colori sbagliati,TUTTI i presidenti degli Enti che fanno parte della Pro Loco meno uno: Egidio D'Adda, nessuno di loro ha partecipato alla lotta alla discarica, va bene era vent'anni fa e qualcuno era bambino,ma le loro famiglie c'erano,nessuno di queste famiglie ha partecipato. Gli attuali rappresentanti culturali e sportivi sono cresciuti in un brodo di cultura non adatto a dare dei rappresentanti degni di una lotta come quella fatta dai Buscatesi cresciuti in brodo assai più densamente democratico,che ha dato degli autentici combattenti. E' un dato curioso: nessuno degli attuali Presidenti,e nessuno dei loro famigliari, ha partecipato alla Lotta. Come tutti i dati, dovrebbe essere analizzato,non per chiedersi il perchè ma per collocare il dato in una statistica, e le statistiche servono per capire molte cose. Io non tento di capire le cose di Buscate, è fuori dalla mia portata, sono successe tante cose e di queste cose non ne ho capite neanche una. Forse qualcuno con una brillante intelligenza può tentare l'operazione,non certamente il sottoscritto che bisogna prima stabilire se ha un' intelligenza. Ma per fare quello che è stato fatto non ci voleva una grande intelligenza,ci voleva una famiglia giusta con dei valori saldi, con l'acqua abbastanza per far crescere un/a combattente di quelli che ogni tanto occorrono,e che occorrerebbero anche in campo nazionale,ma questa è un'altra storia. Analizzando freddamente il dato, il nostro paese è in mano a degli Amministratori che hanno a cuore certamente delle cose giuste ma non, tanto per fare un piccolo elenco: asfaltare le strade, assistenza agli anziani, assistenza ai disoccupati, cura e difesa del verde, progetto dell'area”fondo cava” di proprietà della comunità, una trattativa definitiva della Villa Abbiate, adozione di un Difensore Civico, formazione di una Commissione per lo studio del problema droga(quanti sono i tossici,quanti iscritti al SERT, quanti iscritti al fascicolo indagati per spaccio, quanti per estorsione alle famiglie,quanti detenuti),dove spacciano qua a Buscate e chi.

In quel brodo di cultura cresceva di tutto: anche le erbacce, ma anche delle querce, che hanno salvato il paese. Facciamo mente locale un attimo a se si faceva la discarica: qualcuno avrebbe fatto carriera, politica, o in RAI o MEDIASET,( è quello che offrivano in trattativa privatissima, perchè venivano a casa, ai “capi della rivolta”) ma si potevano contare su una mano, lavoro in discarica non era neanche da pensare perchè servivano due/tre persone si e no, c i sarebbe stata la puzza che entrava nelle case nelle cucine ,nei letti, ci sarebbero stati dei super topi grossi come gatti ma da cui i gatti scappavano, ci sarebbero stati stormi di cornacchie che avrebbero oscurato il cielo il cui guano avrebbe ricoperto il paese,le donne non avrebbero potuto stendere i panni ad asciugare per via del guano, le case avrebbero perduto di valore, il paese intero avrebbe perso di valore. Il continuo, incessante, traffico dei camion che trasportavano rifiuti di Milano, a cui magari si sarebbe aggiunto qualche altra città, sarebbe stato continuo, giorno e notte, che , oltre al rumore, avrebbe portato grande inquinamento. Ma l'inquinamento maggiore sarebbe stato l'inquinamento mafioso. Si sa per certo che la ditta aggiudicatosi l'appalto era una ditta mafiosa, e con la discarica funzionante sarebbe stata la padrona del Paese, poi la discarica si sarebbe ampliata , soci la Provincia e la Regione.

Il lavoro sarebbe stato facile da trovare: era sufficiente andare con il cappello in mano da chi di dovere e il lavoro era sicuro. E' questo che vogliono i Cittadini di Buscate? Siamo sicuri?



mercoledì 8 maggio 2013

Addio Lugano bella

Canto  Anarchico.
Autore  ignoto.


Addio Lugano bella
o dolce  terra  pia
scacciati  senza  colpa
gli anarchici  van  via
e partono cantando  con la speranza in  cuor


Anonimi  compagni
amici  che  restate
la Verità sociali
da  forti  propagate
è  questa  la vendetta
che noi  vi domandiam


Scacciati  senza colpa
andrem  di terra in terra
a  predicar la pace
ed  a bandir  la guerra
la pace  agli  oppressi
la guerra  agli oppressor


Ed è per voi sfruttati
per voi  lavoratori
che  siamo ammanettati
al par  dei malfattori
eppur  la niostra  idea
è  solo idea  d'amor


E  tu  che  ci  discacci
con una vil menzogna
repubblica  borghese
un  dì ne avrai vergogna
e insulti la leggenda
del tuo  Guglielmo Tell


Elvezia il tuo governo
schiavo  d'altrui  si  rende
di un popolo  gagliardo
le  tradizioni   offende
di questo t'accusiamo
in faccia  all'avvenir


Addio  cari  compagni
amici  luganesi
addio  bianche  di neve
montagne  ticinesi
i Cavalieri  erranti
son trascinati  al nord.

lunedì 6 maggio 2013

il Marinone



Per fare il Marinone bisogna essere in due,i primi 500 metri li posso fare anche da solo, e ogni tanto li facevo per andare a prendere l'acqua alla fontana del Runcas, così chiamata per un grosso cespuglio di Runcas che vive proprio sopra la fontana. Che non è una fontana ma una polla d'acqua che sgorga copiosa sulla riva del Marinone. Fino a quella sorgente ci arrivavo anche da solo,ma era dura, per andare oltre bisognava essere in due. Se si trovava un'altro rampone si spuntonava in due e si riusciva, se no, con la corrente che c'era,bisognava scendere e tirare la barca,nei punti difficili.

Dopo la grande curva il Marinone tirava diritto,in mezzo ai boschi di castagno dove si andava a fare castagne, piccole ma buone. E lì riposava ogni tanto in slarghi,in invasi che erano il paradiso dei pescatori con trote iridee,pesci persici, e Temoli. Ma quasi nessun pescatore conosceva questi posti, e poi bisognava andarci in barca facendo gran fatica. In questi slarghi c'erano delle piccole spiaggette, a cercarli dei gamberi grigi che a farli cuocere diventavano rossi.

Prima che morisse ci andavo con mio padre.

Dopo ogni slargo una rapida, da risalire tirando la barca con i piedi nell'acqua e i sassi scivolosi che ti rompevano le caviglie.

Posti meravigliosi.

Alla destra una terra di mezzo, fra il Marinone e il Naviglio, che lì è asciutto per il canale industriale che ha preso la sua acqua per fare andare la Centrale di Turbigo,quella vecchia, e poi darla indietro indietro con il Regresso. Alla sinistra il Turbigaccio che è un isola formata dal Marinone e dal Ticino, abitata e coltivata, con campi di mais e allevamenti di bovini e di suini.

Tecnicamente il Marinone è un canale artificiale perchè ha le porte,ma a chiudere le porte 50% di acqua scende lo stesso,per le sorgenti che danno un'acqua fresca e pura che attira i pesci nobili del Ticino. Il Temolo si trova solo nel Marinone. IL Temolo, a vederlo fuori è marrone ma in acqua è nero ed è un pesce velocissimo: appena tocchi l'acqua è a venti metri di distanza, è l'unico pesce che se lo tocchi con la mano poi la mano sà di melone. In quel tratto il Marinone va diritto ma come un fiume: diritto ma sinuoso. Ad un certo punto le piante si incurvano e formano una galleria, come certi viali con gli olmi e l'acqua cheta sembra asfalto e si vede la fine come in fondo a un tunnel. Poi si apre e li c'è il guado,usato per i veicoli che vanno al Turbigaccio. 200 metri più avanti un ponticello di corda che si libra sopra la testa oscillando sopra di noi.
Foto Buscateblg

Più avanti di poco, non si vede ma si sente, l'abitazione con le stalle. Andando avanti boschi. A destra e a sinistra boschi di rugura e qualche nocciolo, qualche runcas, qualche rara pianta di Zizurliti.
Sottobosco di lamponi e more.

Dalla terra di mezzo venivano dei rivoli di acqua di sorgenti nel bosco, dei fili di acqua chi si aggrovigliavano serpeggiando tra radici erba e muschio.

Il Marinone ti impegnava sempre con la corrente del dislivello, ma la sfida era bella, contro un campione nel pieno della sua bellezza.

 
Quando si era quasi stanchi finalmente si arrivava alle porte. Sempre veniva il dubbio se alzare la barca al di là della porta e scendere sul Ticino o rifare il Marinone in discesa.

Vinceva il Marinone, e scendere era troppo bello, stando attenti ai sassi sporgenti che ti avrebbero rovinata la barca.

E rivedevi un film al contrario, ma più bello.

domenica 5 maggio 2013

terza pista

Nuovo incontro No-terzapista. a  Castano, Arci Paz. Con il capo Walter Girardi, Maurizio Casati, Gianni Gambalonga   e il rappresentante Comitato difesa Ambientale Vanzaghello,un Consigliere  Regionale "5Stelle e Samuela, una mia amica. Un incontro costruttivo, un bel incontro fra  gente  simpatica, un passo in avanti nella brutta storia  del Masteplan. ( 330 ettari  di bosco distrutto, in più della Boffalora  Malpensa) per avere ipotetici  posti di lavoro precario e  mal  pagato. Mia moglie ha fatto la Barista  per più  di un anno nel Bar  dell'Alitalia: 10 h. al giorno per sei giorni alla settimana, in busta  20. h. settimanali.




















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sabato 4 maggio 2013

Fricassea

Prendete  500. g.  di petto  di vitellone e fatelo a pezzi e lasciateci le ossa. ( si può fare  anche di agnello  o  di pollo.)

Mettete in una casseruola al fuoco  25.g.  di burro e quando comincia a liquefarsi versate un cucchiaio scarso  di farina e  mescolate  finchè  abbia preso un  colore  nocciola, allora  versate poco  alla volta mezzo bicchiere  di acqua  calda,  salate moderatamente  e pepate con  pepe bianco, che  è il fiore  del pepe comune, poi un mazzetto  fatto con strisce  di cipolla carote sedano basilico  e  dei fili di prezzemolo legato  assieme. Quando l'acqua  bolle buttate
la carne e  25.g.  di  burro e coprite ermeticamente. A due  terzi  di cottura levate  il mazzetto e buttatelo, aggiungete dei funghi freschi o un pizzico di  secchi.
Prima  di mandarla in tavola versateci due  rossi d'uovo sbattuti con del succo  di limone.
La  Fricassea è un piatto  delicato per stomaci  deboli e non abituati a  sapori  forti.
Tre o quattro bottiglie  di Bardolino daranno  il tocco  finale a  questo piatto
antico.


venerdì 3 maggio 2013

Masterplan.




Pallosa ma interessante riunione dei Comitati contro la terza  pista  della Malpensa, al  Comune  di  Nosate. Il primo di tre incontri. Anche  se  si prevede altri  due  incontri  così, (pallosi) saranno   molto interessanti. Poi magari  si incomincerà la mobilitazione  della gente, determinante !
Il Governo ha spostato la decisione  di  9  mesi, il tempo di far  nascere un bambino. Un MASTERPLANINO

giovedì 2 maggio 2013

Barabba

L'antiberlusconismo è quello che fa stare in piedi il berlusconismo; è a sua immagine e somiglianza, una patologia che ha infettato tutti. Da vent'anni i partiti di sinistra tengono in piedi il berlusconismo e si sono contagiati e ragionano Berlusconicamente.
Anche adesso il rampollo Letta con una mano fa le cose che devono essere fatte a con l'altra le disfa. Ha paura a fare le cose che deve fare per Berlusconi ( è il contratto che ha fatto con Berlusconi) ma le farà, garantito al limone. Con la solita vaselina, piano piano, ma le deve fare. E le cose che deve fare non sono mica la crescita, il salario minimo garantito, la cura della salute, assistenza agli anziani, una vera politica economica, difesa dell'ambiente nel protocollo di kioto, lotta alla droga ed alla evasione fiscale, ma una nicchia sicura pe mr. B., che stia tranquillo, alla larga dai processi. E quando si sarà fatto una nuova immagine, un posto di Presidente della Repubblica, e in galera tutti i magistrati rossi.

Possiamo salvarci ?

C'è una sola possibiltà : il movimento 5 stelle !

A me Grillo non piace, non mi ha mai fatto ridere, mi è sgradevole come persona, che ha traversato lo stretto a nuoto è una bufala enorme, mi sembra che puzzi, a vederlo così; ma anche il Cristo aveva creato dei dubbi con quegli trucchi dell'acqua trasformata in vino e dei pani e dei pesci.

Ma tutti e due anno creato un movimento che senza parlare fa capire alla sinistra dove è la sinistra ed alla destra che ci sono anche dei valori diversi.

L'opinione pubblica ci arriva senza ragionamenti, ci arriva con il cuore, E l'opinione pubblica è forte ragazzi, forte come l'acqua,, forte come il fuoco, forte come l'amore, e siccome con l'odio non abbiamo combinato niente...

Possibile che non c'è una bella ragazza che baci mr. B. e lo trasformi in rospo ???

Una Goretti qualsiasi.

Ma questa è speranza, e la speranza non va bene perchè la speranza è paralizzante, mentre speri non fai niente.

Il movimento è azione, il movimento non può stare fermo perchè è contro-natura, il movimento cresce perchè è vivo.

Il Movimento è vita !
 
Non  salviamo  Barabba !!


IL mulo

 

Al pioev a catinell

un mul liga a un cancell

grundant rasegnasiun

l'è lì a spetà 'l padrun



mentre lù 'l padrun al ripar

l'è dent a bev al bar

e se ne sbatt i ball

se infuria 'l tempural



nascere muli gran brutt afar

prendere botte e lavorar ( rip.



Apena cul seren

spunta l'arcobalen

rispunta frusta in pugnn

Anca 'l padrun del mul



Ho! Dobbiam ricuperar

le ore perse al bar

dai mulo lazzarun

e giò bott in su 'l firun



Nascere muli gran brutt afar

prendere botte e lavorar.



A tochu ed a bucun

quan l'e lì in su'l paiun

il mulo tucc i rogn

ia 'foga in un bel sogn



Sogna di caraccolar

su prati in riva al mar

non più mulo ma destrier

nobil possente e fier



nascere muli gran brutt afar

prendere botte e lavorar





fiuoe ma stanotte nient

quel sogn ca l'ea unguent

el voer propi no rivà

i piaghi a midigà



'l rump la so cadena cui dent

il mulo finalment

rabia e disperaziun

gli ha detto ribelliun



nascere muli gran brutt afar

prendere botte e lavorar
 
 
E' una canzone: testo  di Nino Iomini.

mercoledì 1 maggio 2013

M5S.

Riunione a Castano del  movimento  5  Stelle, l'inizio dell'inizio. Bella gente, il movimento se crescerà sarà una cosa molto bella. Alé !

1°maggio

Arriva il 1° Maggio e con esso arrivano i  ricordi. Prima era una vera festa. Mi ricordo quando abitavo  a Milano negli  anni 40, periodo bellico, abitavo in un caseggiato di 6o famiglie, 4 ringhiere, nella  seconda  ringhiera, il primo a destra, abitava Piero., che lavorava alla fabbrica  del sapone. Ogni  primo maggio il Piero non andava  a lavorare, si vestiva della festa. metteva  un garofano rosso  nell'occhiello della giacca e scendeva in strada,con  i figli e la moglie attaccati ai pantaloni, che  non volevano. Scendeva in strada e i fascisti lo stavano aspettando: lo riempivano di schiaffi e di pedate nel culo e lo  e  lo portavano nella vicina  sede  del fascio. Dopo un paio d'ore, gli davano un bicchierone di olio  di ricino e lo lasciavano andare. Veniva  a casa con la giacca sporca  di sangue ( aveva il naso debole) ma contento.
Aveva festeggiato il 1°Maggio.