domenica 12 maggio 2013

ministoria. normale servizio di un accompagnatore


Un volontario della Croce Azzurra accompagna una Signora ad una visita.


Accompagno una signora all'ospedale di Legnano per una visita,dopo avere girato un po negli interminabili corridoi che conducono al reparto, non conoscendo la strada ci fermiamo ad un info-point.
Già questo ci sconcerta: le scritte in inglese: non è per provincialismo
ma è possibile che non si possano mettere tutte le scritte ben chiare in italiano ?

Non appena il personale dell'info-point (che sarebbe l'ufficio informazioni per intenderci) vede la signora che accompagno arrancare e respirare con fatica, chiama subito un volontario che prende una carrozzina e da questo momento (8.20 del mattino) ci accompagna per i meandri dell'ospedale.
Prima tappa dunque lo sportello del reparto per l'esame: iniziano i problemi perché ci sono due code e nessun "numerino" da prendere e tanto meno c'è un diplay con indicato a chi tocca. Così le persone (spesso malmesse) devono stare in piedi in fila mentre le poltroncine della sala d'attesa sono vuote. Fatta la coda (20 minuti), l'unica impiegata allo sportello sentenzia che ci sono da pagare 84 € per l'esame. La signora protesta che lei ha l'esenzione. L'impiegata mostra la ricetta e dice che l'esenzione non è indicata sulla ricetta. La signora, sempre più alterata, fa presente che la ricetta è stata fatta da un medico dell'ospedale di Legnano per un suo ricovero d'urgenza due giorni fa: si tratta quindi di una dimenticanza del medico. L'impiegata ribatte che allora deve scendere in Pronto soccorso e farsi aggiungere l'esenzione sulla ricetta (un semplice codice). Accompagno con il volontario che ci fa strada la signora, sempre più contrariata, al Pronto soccorso dove il volontario si fa portavoce della signora chiedendo ai medici presenti di fare quella modifica sulla ricetta. Nessuno dei medici presenti al Pronto soccorso si prende la responsabilità di variare la ricetta pur constatando che la signora dispone della certificazione sull'esenzione. Sostengono i due medici presenti che occorre chiedere al collega che ha firmato il certificato che però prende servizio nel pomeriggio dalle 14,30.
Si torna in reparto senza nulla in mano e sperando di pietire comunque l'impiegata che alla fine "cede" e indica sulla ricevuta di pagamento che la "pratica" è in attesa di definizione e così, chiedendo se c'è ancora la possibilità di fare l'esame, si scende finalmente (ore 11) nell'ambulatorio per l'esame.
L'attesa dura più del previsto (1 ora e 15 minuti) e poi l'esame altri 45 minuti. Finalmente l'esame è eseguito ora bisogna tornare la prossima settimana un giorno per ritirare l'esito e un'altro per fare la visita specialistica. Ringraziamo per la cortesia il volontario senza del quale non ne saremmo mai usciti vivi e dopo aver fatto il tragitto (interminabile) inverso fino alla macchina, arriviamo a Buscate alle 13. Eravamo partiti alle 7.45

       Tratto da Buscateblog
 




 








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