Il
cuoco era Carletto e faceva un risotto ai fegatini da fine del
mondo, e ogni volta che ci si andava il risotto del Carletto non
poteva mancare. Sua moglie si chiamava Teresa, ed era quella che ci
dava gli Amari prima di andare via, sua figlia non mi ricordo il
nome, cantava sempre “Ossona mia,Ossona in fiore, tu sei la stella,
tu sei l'amore.”
Non
gli piaceva Bernate e avrebbe voluto tornare nel suo paese natale.
2-3
volte al mese si andava da Carletto all'Isola.
Eravamo
io, Angelo Lessy, Andrea Merlotti e formavamo un gruppo che dopo
mangiato si tiravano fuori gli strumenti e si cominciava. E venivano
le due -tre di notte.
Sopra
abitava uno magro-magro,(il proprietario dello stabile)e quasi sempre
veniva giù con la sua tromba e si aggiungeva alla chitarre di noi
due e al clarino ed al flauto dell'Angelo Lessy.
Certe
volte il cortile si riempiva di gente che ascoltava.
Carletto
non so se c'è ancora, in quei tempi aveva costruito una casa e,per
finirla, aveva chiuso l'Isola.
Era
muratore.
Non
si se c'è ancora,se c'è è vecchio,più di me.
Come
era bello andare all'isola.
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