Mi
dovevo alzare. Faceva molto freddo ma mi dovevo alzare per
pisciare. Per fare in fretta pensai tutti i movimenti da fare,dove
erano i vestiti e le scarpe il berretto e la sciarpa. Mi alzai con
fatica, velocemente mi vestii senza legare le scarpe, passai fra
il tavolo e l'armadio,che tutte le volte che si doveva aprire si
doveva spostare il tavolo contro la stufa,tanto non era mai
accesa. Passai tra il lavabo e la petenueus, aprii la porta e uscii
nella nebbia. Dopo la porta c'era subito la scala che andava giù
ripida e arrivava fra i mucchi di neve.
Eravamo
in un locale di mio zio in fondo al cortile sopra la stalla
vuota perchè
di
animali non ce n'erano più.
Pisciai
sulla neve, nel buco giallo della volta precedente. Era bello
pisciare sulla neve. Tornai infreddolito su in casa,. Fra i mobili
accatastati si vedeva in fondo la finestrella con i fiori di
ghiaccio.
La
mamma mi aveva preparato una scodella di caffè latte e, visto che
era Natale ci aveva messo un cucchiaio di zucchero. Cercai di
mangiare piano,come è buona regola quando è poco per farlo durare
di più, ma presto finì.
Mi
svestii velocemente e entrai nel lettone,dove c'era la mia
sorellina di 4 anni che dormiva profondamente, al caldo, e mi
accucciai contro.
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