mercoledì 4 marzo 2015

Racconto del mercoledì LA CUCINA


                                                    

 
 
Nel cortile si entrava dal portone,appena dentro sulla sinistra

c'era subito un lavandino di sasso con il rubinetto di ghisa grosso che faceva uscire un grosso getto d'acqua che serviva a

tutte le famiglie, dopo il lavandino c'era la mia famiglia poi,

in posizione centrale c'erano i Todaro,veneti di Arquà Petrarca,

sul fondo i Ramponi. Sull''angolo la scala che con due rampe

portava sulla ringhiera delle stanze.

Entrati nel cortile girando a destra c'erano due stalle senza portico poi sul lato opposto alle case un grande portico e una

grande stalla,con due vacche e due cavalli; sul muro di fronte

due piccole finestrelle su in alto e sotto contro il muro il pollaio più a destra,vicino al portico la latrina e, in mezzo fra il pollaio

e la latrina, il letamaio. Nel cortile cani gatti tacchini anatre e

qualche chioccia con il codazzo di pulcini.

Nella casa dabbasso,di fronte un grande camino, d'inverno

sempre in funzione, sul muro di destra due ganci che uscivano

per i secchi dell'acqua e del vino, ma il vino solo alla festa; sul

primo angolo un piccolo tavolo con le posate lavate o da lavare e

sopra decine di chiodi con appese padelle di varie misure,sotto

al tavolo un grosso padellotto di alluminio che serviva al sabato

per cuocere la testa di mucca che dava il macellaio in cambio

dei conigli e che tutti in giro con il coltello mangiavano sul

tavolo grande,avanzando il cranio che poi sotterravano alla

vigna. A sinistra del camino, impignata fra camino e muro, un

mucchio di legna spaccata. Lungo il muro una “marneta” per

il pane giallo che cuocevano il venerdì, con i grossi pani appoggiati uno all'altro, a coperchio chiuso era una cassapanca.

Il pane si impastava sul piano di legno del tavolo grande,e lo facevano sempre le donne;quando,per caso, quelle di casa erano

malate,o incinte,venivano altre donne del cortile. Sulla sinistra,

dopo la porta,c'erano degli armadietti dove mettevano le cose

che ci volevano ogni tanto come la linusa,il semolino,nastri per capelli,stringhe,barattoli di farina bianca, la tintura di iodio e

l'alcool disinfettante, un paio di rotoli di bende e un boccettino

di olio di ricino.

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