Nel cortile si
entrava dal portone,appena dentro sulla sinistra
c'era subito un
lavandino di sasso con il rubinetto di ghisa grosso che faceva
uscire un grosso getto d'acqua che serviva a
tutte le famiglie,
dopo il lavandino c'era la mia famiglia poi,
in posizione
centrale c'erano i Todaro,veneti di Arquà Petrarca,
sul fondo i Ramponi.
Sull''angolo la scala che con due rampe
portava sulla
ringhiera delle stanze.
Entrati nel cortile
girando a destra c'erano due stalle senza portico poi sul lato
opposto alle case un grande portico e una
grande stalla,con
due vacche e due cavalli; sul muro di fronte
due piccole
finestrelle su in alto e sotto contro il muro il pollaio più a
destra,vicino al portico la latrina e, in mezzo fra il pollaio
e la latrina, il
letamaio. Nel cortile cani gatti tacchini anatre e
qualche chioccia con
il codazzo di pulcini.
Nella casa
dabbasso,di fronte un grande camino, d'inverno
sempre in funzione,
sul muro di destra due ganci che uscivano
per i secchi
dell'acqua e del vino, ma il vino solo alla festa; sul
primo angolo un
piccolo tavolo con le posate lavate o da lavare e
sopra decine di
chiodi con appese padelle di varie misure,sotto
al tavolo un grosso
padellotto di alluminio che serviva al sabato
per cuocere la testa
di mucca che dava il macellaio in cambio
dei conigli e che
tutti in giro con il coltello mangiavano sul
tavolo
grande,avanzando il cranio che poi sotterravano alla
vigna. A sinistra
del camino, impignata fra camino e muro, un
mucchio di legna
spaccata. Lungo il muro una “marneta” per
il pane giallo che
cuocevano il venerdì, con i grossi pani appoggiati uno all'altro, a
coperchio chiuso era una cassapanca.
Il pane si impastava
sul piano di legno del tavolo grande,e lo facevano sempre le
donne;quando,per caso, quelle di casa erano
malate,o
incinte,venivano altre donne del cortile. Sulla sinistra,
dopo la
porta,c'erano degli armadietti dove mettevano le cose
che ci volevano ogni
tanto come la linusa,il semolino,nastri per
capelli,stringhe,barattoli di farina bianca, la tintura di iodio e
l'alcool
disinfettante, un paio di rotoli di bende e un boccettino
di olio di ricino.
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