giovedì 23 gennaio 2014

STERZA PISTA

MALPENSA – Ieri il ministro Maurizio Lupi (Trasporti), presentandone la bozza nella seduta di Governo, ha finalmente dato impulso al Piano nazionale degli aeroporti (servizio nelle pagine di Economia). Il documento considera Malpensa strategica perché inserita nel cuore della rete europea e Linate di interesse nazionale. Ma le ultime notizie su Alitalia inquietano il consigliere regionale Luca Ferrazzi (Maroni presidente) che non vorrebbe vedere nuovamente sacrificati i due terminal della brughiera sull’altare dell’ex compagnia di bandiera ora privata. Perciò il rappresentante della maggioranza al Pirellone ha chiesto la convocazione urgente di un’apposita seduta della quinta commissione Trasporti con audizione di Alitalia, Enac (Ente nazionale aviazione civile) e Sea (gestore degli scali milanesi). «In modo che chiariscano le loro intenzioni», spiega Ferrazzi. «La Regione deve essere messa al corrente. Perché può e deve dire di più su Malpensa: la più grande opera costruita su territorio italiano dal dopoguerra». A far scattare l’allarme sono stati il piano industriale della compagnia («Prevede il rafforzamento internazionale a Linate con nove nuove rotte in Europa e un generico sviluppo a Malpensa») e le intenzioni espresse da Etihad di acquistare il 49 per cento dello stesso ex vettore di bandiera («Ha messo come patto l’ingresso in Adr, il gestore di Fiumicino, con una quota significativa»). Comunque, anche dai corridoi di Sea tapelano voci in controtendenza con la sin qui annunciata intenzione di puntare sul Terminal 1 : la società del presidente Pietro Modiano starebbe valutando di lasciare in brughiera cargo, low cost e voli intercontinentali, e di avviare una grande strategia di crescita al Forlanini. Cioè, far passare il cannibale di Malpensa dagli attuali 9 a 17 milioni di passeggeri l’anno. Con buona pace del costosissimo studio firmato The European House Ambrosetti. «Questa voce, secondo me, dipende dal fatto che Sea pensa di gestire i due aeroporti in funzione delle scelte di Alitalia», commenta Ferrazzi. «Manca una strategia. Manca un indirizzo. Non vorrei che si riducesse Malpensa soltanto a un grande aeroporto cargo». Dunque, la richiesta audizione nella commissione regionale è tempestiva. Si terrà all’inizio di febbraio. Tra l’altro, per far crescere il Forlanini non servirebbe nemmeno una seconda pista – altro sussurro in circolazione – difficile da realizzare: basterebbe portare i movimenti orari da 18 (quelli di adesso) a 24. Il risultato? Un più 30 per cento di traffico a Linate e un colpo mortale a Malpensa-
Angelo  Perna.

La  terza  pista sta  morendo  di morte  naturale. Comunque lo scopo è raggiunto : mentre  tutti  guardavano il Masterplan della terza pista e   la  gente  aizzata  dalla  muleta manifestava  contro  la terza pista  e  tutta la  popolazione  guardava  con apprensione il Masterplan  della  terza  pista, hanno fatto tranquillamente  delle officine per l'assemblamento  dglli F35  a  Cameri, al  costo  di un miliardo  di   dollari, sopra lo stesso territtorio minacciato  dalla terza  pista. La magia è fatta, senza colpo  ferire, sotto gli occhi  di tutti, senza problemi  con la   popolazione,  è stata iniziata l'operazione  " F35"  con costi ambientali  altissimi. Gli F35  sono  di tre  tipi : A B C, gli F35B sono a  decollo 
verticale.  Prima  di diventare  operativi gli F35  devono essere  collaudati  piu'  volte. Li collauderanno  sulla vecchia  pista  della pattuglia  acrobatica  di buona memoria e il cielo  non sarà  quello di Novara ma quello del  Ticino, sopra  Turbigo, Castano, Nosate  e  vedi  vedi  Lonate  Pozzolo.


Un  casco  costa  2  milioni  di euro, e ce ne vogliono due per la normale  manutenzione. Gli F35, oltre  al  costo, altissimo,  sono delle bare  volanti. Un fulmine li distrugge, un aereo normale ha una specie  di scatola  elettronica  che  fa  rimbalzare  i  fulmini, gli F35  nò. I comandi  al Pilota,attraverso il casco, vengono trasmessi  con un ottavo  di secondo  di ritardo, fondamentale  per essere abbattuti al primo  duello  aereo. Solamente con il costo  del casco del pilota   si costruisce un  Ospedale  di  alta  qualità  in Africa. Una spesa  enorme  per armi da guerra inservibili. Un  F25B può atterrare  solo su navi apposite e  noi  ne  abbiamo  solo una. Oltre  al costo  altissimo, che l'Italia  non può   oggettivamente  permettersi,  sono inutili  e, quando usciranno, tecnicamente  sorpassati. 
Come  la  Lione  Torino,  l'Italia  tiene  fede  alle firme.
Leggi : il PD  è un partito  pirla !

 

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