Mi ricordo

Alla mia età le cose più preziose sono i ricordi, messi da parte  quelli brutti vai a prendere i bei ricordi: di quella volta  che  suonato l'allarme ti eri imboscato  buggerando il Capo fabbricato, e sulla  ringhiera guardavi con l'Elio gli aerei che passavano alti sul cielo  di Milano. E  l'Elio, bravo a disegnare, te li schizzava sul  foglio  di carta. La  strada verso il paese  di  mia mamma  perché  era l'unico posto che  ci restava, senza  niente  di niente, e la  mia sorellina  che frignava sulla canna   della mia  bicicletta. La stalla di mio Nonno,  grandissima con tre  cavalli e una mucca e  tanta   tanta paglia. Il lungo tavolo in casa con una ventina  di quasi tutte  donne, sulla  panca ad aspettare  la minestra, il grande camino, la fiamma sempre saltante. Cassina Bianchi, san Giorgio su Legnano.
Il primo giorno  di scuola  alla Bernocchi  di Legnano per il Corso  di avviamento  al lavoro. Vestito come al solito: pantaloni  corti tutti  aggiustati, maglia nera con dei buchini che neanche si vedevano, scarponi chiodati tipo militare, che a camminare nel corridoio  ti guardavano tutti, e  quasi subito gli insegnanti mi avevano inquadrato e prima dell'appello dicevano: Marchiori  e Quaglia( un mio amico  di S,Giorgio) fuori. Solo quello di Italiano ogni tanto  ci faceva  entrare.
La Scuola è sempre stata per me un luogo sconosciuto.
Al pomeriggio andavo a lavorare con un elettricista che mi voleva bene e portava  anche lui la sua parte  di cavi.
Poi mi ricordo  molto forte, alcuni anni più in là, la prima ragazza  che venne sulla canna della mia bicicletta, l'odore dei suoi capelli. Il mio impaccio nel non sapere cosa fare, ma il profumo dei capelli è mio non me lo porta via nessuno!
Mi ricordo i senso  di trionfo per essere riuscito   a tuffarmi nel canale, a   Castano, e uscire nel  rungiun  della Malpaga.
E uno dei primi  balli nelle feste private, il primo bacio che non sapevo come fare  e mi sono vergognato  anni dopo.
Mi ricordo il primo  negro  che  ho visto,  scendere dal primo carro armato della mia  vita.  La prima paga,la quindicina,  della mia vita.
La prima volta  che sono andato  a casotto che ho  buttato via i soldi perché è successo  tutto prima.
Quello che vedo ora saranno i ricordi  degli altri, a loro dico una cosa  incredibile ma vera: per un avviso  di garanzia  si davano le dimissioni, in un altro millennio.