Si aspettava il mese di agosto perché ad agosto si facevano le ferie. Una settimana pagata senza andare a lavorare, e la si gustava minuto per minuto. Al mattino andavamo in piazza con la canottiera bianca o la camicia a mezze maniche, e ci si sedeva al tavolino del Bar a guardare le donne che passavano, si beveva un caffè e , verso mezzogiorno, un bicchiere di bianco. Formidabili le ferie! Al pomeriggio noi di Castano andavamo alla casa delle barche a farci mangiare dai tafani e dalle zanzare, ma era bello. Il brutto era che la settimana era come un sospiro e passava in un baleno. E si riprendeva il lavoro: dalle sette del mattino alla sette e mezza di sera, con l'intervallo del pranzo. Al sabato,però, si cominciava alla otto del mattino e si finiva alle 17.30. Praticamente una festa.
Poi le ferie diventarono due settimane, e qualcuno cominciò a partire ed andare ospiti a casa di parenti 8-10 giorni. La mia famiglia andò ospite a Langosco Lomellina ospite dello zio Francesco, un paesino perso in mezzo alle risaie dove abbondavano zanzare bisce e tafani. Io no ! Io avevo il Ticino che per le ferie era come il mare, gente che veniva anche da Legnano, le rive erano strapiene. Ragazze a gogò,solo da guardare,( i tempi erano ancora quelli) sulle rive ogni ben di Dio! La allora principiante Mariuccia vendeva delle buonissime polpette piene d'aglio,c'era il gelataio con i ghiaccioli che leccavi scrupolosamente
in giro per non far cadere neanche una goccia. Che tempi !! Dalle radioline uscivano le canzoni alla moda, mi ricordo " sotto il ciel di Lombardia, dove nacque il nostro amor, in una dolce poesia di giardini tutti in fior," quelli erano tempi, si, erano tempi.
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