giovedì 22 agosto 2013

Tempi diversi

Si aspettava il mese  di agosto perché ad agosto si facevano le ferie. Una settimana pagata  senza  andare  a lavorare, e la  si gustava minuto per minuto. Al mattino andavamo in piazza  con la  canottiera  bianca o la camicia a  mezze maniche, e  ci  si sedeva al tavolino  del Bar  a guardare le  donne  che passavano, si beveva un caffè e , verso  mezzogiorno, un bicchiere  di bianco. Formidabili le ferie! Al pomeriggio noi  di Castano andavamo alla casa delle barche a farci mangiare  dai tafani  e dalle zanzare, ma  era bello. Il brutto  era  che la settimana era  come un sospiro e  passava in un baleno. E  si riprendeva il lavoro: dalle sette del mattino  alla sette e  mezza  di sera, con l'intervallo del pranzo. Al sabato,però, si cominciava  alla  otto del mattino e  si finiva  alle 17.30. Praticamente  una festa.                                                    
Poi le ferie diventarono  due  settimane, e qualcuno  cominciò  a partire ed  andare ospiti  a  casa  di parenti 8-10  giorni. La mia  famiglia  andò ospite  a  Langosco  Lomellina ospite  dello zio Francesco, un paesino perso in mezzo  alle risaie  dove  abbondavano  zanzare  bisce e tafani. Io  no ! Io avevo il Ticino  che per le ferie era come il mare, gente  che veniva  anche  da Legnano, le rive  erano strapiene. Ragazze a  gogò,solo da guardare,(  i tempi erano  ancora quelli) sulle rive ogni ben  di  Dio! La  allora  principiante Mariuccia vendeva  delle buonissime polpette piene d'aglio,c'era il gelataio  con i  ghiaccioli  che leccavi scrupolosamente
 in giro  per non far cadere neanche una goccia.  Che tempi !! Dalle radioline  uscivano le  canzoni  alla moda, mi ricordo " sotto il ciel di Lombardia, dove nacque il nostro amor, in una dolce poesia  di giardini  tutti in fior," quelli erano tempi, si, erano tempi.

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