domenica 29 settembre 2013

Piante pensanti

Ho  visto "Che  tempo  che fa"( se vuoi sapere  che tempo  che fa  non guardare  che tempo  che  fa) E il  primo  che ha intervistato Fabio Fazio è stato un Professore di Biologia il quale  ha  detto che l'essere  vivente più grande  che  esiste è la Sequoia ( ne  abbiamo una a Buscate)  che può arrivare a  130  metri  di altezza e pesare  1.800  Tonnellate, ha anche detto  che le piante pensano e  sono intelligenti, e le radici hanno migliaia di terminazioni ( le Sequoie  miliardi) che  assieme  formano una  colonia, come le formiche che prese una ad una  sono stupide ma assieme formano società che non hanno nulla da invidiare a qualsiasi altra  specie.
Due mesi fa, il 20 Luglio, ho scritto un articoletto per il sito " coordinamento  NO-TERZA  PISTA"  che  vi riporto con copia-incolla:

Sono nato spontaneamente sulla costa del canale e, come pianta spontanea sono immunizzato dalla malattie portate dagli acari, funghi, batteri e virus, sono una pianta forte. Temo la siccità, ma quasi tutte le piante la temono. Mi trovo bene con le altre piante, con loro facciamo l'inizio del bosco, un bel bosco di querce con alcuni pini e qualche pioppo,un vero bosco, sano, florido fiorente, con le farfalle, le lucertole, ramarri, qualche vipera comune, toporagno, topolino delle risaie, coniglio selvatico, uccelli come il lododaio, gufo, succhiacapre, upupa, rigogolo, beccaccino, averla maggiore. Un bosco come si deve. Scoppiavo di salute, stavo veramente bene. Poi cominciarono le querce, ne avevo una vicino a me e cominciò a lamentarsi per delle squame sulla corteccia e le foglie: su ogni foglia una riga nera per il lungo e prima che venisse il tempo caddero tutte. Sarà per il rumore pensai, per questo maledetto rumore che di giorno e di notte ti tormenta, ma poi ci fai l'abitudine. Mi ricordo di un giorno che due persone vennero a mangiare vicino a me, con un coso che faceva uscire musica: com'era bello ! Il contrario di questo forte rumore che ogni tre/quattro minuti ti assorda. Ma non era questo il motivo per cui le querce si stavano ammalando, non era per il rumore. Noi piante abbiamo la capacità di sopportare quasi tutto.

Non mi va di raccontare la mia malattia, che non deve essere una malattia perchè immune dalla nascita a normali malattie, deve essere l'aria ! Una cosa impalpabile scende dall'alto, la sento sulle foglie, una viscida cosa invisibile mi chiude i pori delle foglie e della corteccia e non respiro più, mi sento soffocare. E i miei lamenti si accompagnano a quelli delle querce, e a quelli dei pini e dei pioppi.


Faccio dei frutti ovoidali, non come tutte le specie comuni che sono Tonde, come la Tonda di Giffoni ,la Tonda Romana o la Tonda Gentile, i miei sono a forma allungata e non grosse, normali. Ma a chi piacciono le nocciole, molto apprezzate.


Gli animali se ne sono già andati quasi tutti, beati loro che lo possono fare. Io nocciolo spontaneo perchè non sono nato spontaneamente in un altro posto? Proprio qui?


Noi piante usiamo morire sul posto. Dove nasciamo moriamo. Ma una cosa la so: dopo il tempo che ci vuole muoiono anche gli uomini.

In un  bosco quanti  viventi  ci  sono ? Ogni pianta, ogni  filo  d'erba. ogni insetto... non ci sono   solo gli invasori-uomini. 
Chi  li vede ?
E ognuno  appoggia la sua  vita  sull'altro.
 

2 commenti:

  1. ho seguito il servizio di ieri su rai tre,e avevo letto la tua lettera qualche settimana fa.Entrambi mi sono veramente piaciuti

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  2. anzi voglio aggiungere che il professore ieri a Che tempo che fa,mi ha aperto un mondo che io non conoscevo.Effettivamente posso dire che ad oggi,qualsiasi vegetale è da considerare un essere vivente a tutti gli effetti,con cervello,sensibilità,dolore,coscenza e conoscenza.Spero che anche altre persone riescano a vedere quel servizio e magari così anche il mondo può cambiare

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