Di fianco al bosco correva una linea
di alta tensione di tre fili che quando pioveva o c'era nebbia
faceva un gran rumore e i fili saltavano faceva paura. All'
inizio del viottolo che portava al cancello della proprietà,
quasi sotto alla linea di alta tensione, c'era la baracca, di
fianco, verso il paese, una grande tenda quadra che serviva da
magazzino; dall'altra parte un conteniitore di acqua da mille
litri con jl rubinetto, poi la roulotte e, sempre sulla strada, il
pulmann; a metà viottolo il gabinetto con un grosso contenitore
d' acqua sopra e la biologica sotto. Gli uomini non ci
andavano preferivano il bosco, le donne, che non sapevano pisciare
in piedi, si. Nelle notti d'inverno, curando il Tony cane
vagante, anche le donne la facevano nel bosco, appena fuori dalla
porta di dietro. Una volta la Maria Teresa mentre stava piscìando
ilm Tony la toccò con il muso: urlò più forte della sirena,
povero Tony.
Era un bosco che, prima della cava,
si estendeva fino alla Maddalena e, addosso al canale, fino ad
Arconate.
La gente andava a fare la fragoline e
le donne tornavano a casa con le ramine piene, nel tempo
giusto i lamponi,che venivano chiamati "frambrois” alla
francese, a fine agosto le nocciole; le more a bizzeffe, i
funghi, poi i Runcas: materia prima per l'attività del paese
conosciuto per questo in ogni angolo di Lombardia. Tutte le famiglie
facevano gli stecchi, uno per uno, a mano; con un pezzo di cuoio
sulla gamba ci facevano la punta,uomini e donne, ragazzotti e
ragazzotte.
Quel bosco era la cultura del
paese.
Il bosco dava quasi tutto: legna da
ardere, frutta, funghi e selvaggina per le feste. Le donne
anziane che le conoscevano coglievano le erbe medicinali che
curavano la tosse, la cistite,
il raffreddore; e tisane che
curavano i grilli nella testa.
Quel bosco non c'era più! Se ne era
avanzato un pezzettino,l'ultimo: ed era quello che la gente stava
difendendo; quel pezzettino era la loro cultura, la loro storia:
il bosco quadro
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