giovedì 3 ottobre 2013

Oceani malati

Nuovo allarme sull'acidificazione degli oceani: è stato raggiunto il valore più alto degli ultimi 300 milioni di anni. Ad affermarlo è una nuova ricerca svolta dall' International Programme on the State of the Ocean (IPSO), che fa capo all'Università di Oxford. La nuova analisi ha rilevato che il tasso di cambiamento dell'ecosistema degli oceani è più veloce di quanto ci si aspettasse sulla base dei precedenti dati. In sostanza "la minaccia è più grande in scala e più vicina in termini di tempo". I mari di tutto il mondo sono più acidi che mai a causa delle emissioni di anidride carbonica dovuta all'uso indiscriminato dei combustibili fossili. Un effetto questo che, oltre a produrre conseguenze sul clima mondiale, agisce direttamente sulla biodiversità marina: il team di scienziati di vari paesi, che ha collaborato con l'IPSO avverte infatti "che l'estinzione di massa delle specie presenti in mare è ormai quasi inevitabile". "L'attuale livello di acidificazione non ha precedenti nella storia conosciuta della Terra, - si legge nel rapporto -. Stiamo entrando in un territorio sconosciuto del cambiamento dell'ecosistema marino e stiamo esponendo gli organismi che vi abitano ad una pressione evolutiva intollerabile. La prossima estinzione di massa potrebbe addirittura essere già cominciata. " (ANSA)

Siamo alla frutta ! Anche  se  ci fermiamo  subito  di inquinare,  la Terra  è malata terminale. E i nostri politici  dibattono sulla decadenza o no di un condannato, come  se loro fossero su un'altra  barca ! Siete in barca  con noi, e  se affondiamo  affondate  anche  voi pirla.

Continuavano  a  rubare e  non  si accorgevano  di essere morti !




Se  l'estinzione  di massa  degli  ecosistemi  marini  è già  cominciata  viene  a mancare la cambusa  che  avrebbe  alimentato gli  11  miliardi  di  abitanti  che
prossimamente  ci saranno sul pianeta. I primi a  morire  saranno i più poveri
poi, via  via, i meno poveri, il ceto medio, poi finalmente, i ricchi. E  non  ci sarà  nessuno  a sepppellirli. 
  

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