Sul veneto ogni tanto ospite dai
parenti,ogni giorno mia zia Maria faceva la polenta,il pane non lo
mangiavano mai; era bianca e molle, rovesciata sul tavolo di marmo
della cucina rimaneva alta due dita, circa metà si avanzava e,
tagliata a fette, alla sera si metteva fetta per fetta nel
fornelletto della stufa e prendeva un appetitoso color
bruciaticcio. Mio Padre abituato alla polenta con il pane
mangiava male e allora ogni tanto la faceva, naturalmente bianca,
e la mangiava con qualsiasi cosa: l'ho visto mangiare l'anguria con
il cucchiaio,le mezza anguria, e con l'altra mano la fetta di
polenta, polenta e insalata, pucciarla nella minestra.
Abitavamo a Milano.
Abitavamo a Milano.
Dosi normali:
500 g. di farina di mais, due litri
di acqua e un bicchiere, aggiungere una manciatina di sale grosso,
al bollore versare la farina in modo che non faccia i frati,
abbassare il fuoco e far cuocere minimo 50 min. Rugarla ogni
tanto con un manico di legno.
personalmente la polenta la paragono al cibo degli dei.Inizio in questo periodo a farne incredibili scorpacciate
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