Collettivo Ticino Riva Sinistra, diario tenuto da Vittorio.
Stralcio
Forte incazzatura dell'Angela la quale sostiene che non si può formare un gruppo musicale con 4 chitarre e una voce.
Niente vieta che con il tempo il Collettivo Ticino Riva Sinistra diventi un gruppo musicale. Tutto dipende dall'evolversi o no della Cultura attuale. Dipende dal logico ed auspicabile rovesciamento degli, fino ad adesso immutabili e statici ,valori estetici. Verrà il giorno che in nome di finalmente puri ideali estetici i chitarristi del Coll. saranno additati quale esempio da emulare. Suonare con un'aria un po' svagata ed indifferente ibridi accordi, riuscire senza fatica a non stare assieme pur suonando ,la stessa canzone nello stesso modo,ignorare con signorilità le occhiate di fuoco della cantante che, a tutt'oggi è ancora convinta che un valzer sia sempre tre quarti, superare gli steccati che la tecnica aveva messo per dividere il 6/8 dal 4/4, e tutto questo come se fosse la cosa più facile del mondo, sarà il massimo della perfezione artistica. I Segovia saranno derisi e beffeggiati,a Franco Cerri saranno date martellate sulle dita. Sonio anche capaci i nostri di fare delle cose sorprendenti come suonare seduti su una sedia con una gamba accavallata sull'altra,uno ha persino suonato una volta con in testa un berretto con la visiera. Purtroppo la gente è ancora abbarbicata su posizioni biecamente conservatrici e queste cose non le capisce.
Le Avanguardie Artistiche hanno sempre avuto vita dura.
Come tutte la grandi invenzioni l'idea è di una grande semplicità : si fa qualche canzone lasciando trasparire un pò di tensione ma leggera leggera solamente un'idea ( e per ottenere questo accordo è sufficiente entrare non tutti e tre assieme al cadere della battuta) e mettere le dita che formano l 'accordo sulla tastiera della chitarra in modo impacciato e approssimativo. Molto utile anche scuotere con compatimento la testa alludendo agli altri due, e poi entrare in aperto conflitto quando si suonano canzoni che altrimenti sarebbero vuote e piatte.
24.10. 76.
Ci si trova il pomeriggio per provare la canzoni che si faranno stasera. La voce dell'Angela non tiene e alla fine non c'è più. Abbiamo provato sette canzoni da fare stasera, il Nino ha scritto le presentazioni per questa uscita, il tutto dura 32 minuti. Il Nino giura che non dirà una parola in più.Gli diamo fiducia anche perché è preoccupato per la ex-voce dell' Angela, gli faccio notare che non è la prima volta che perde la voce però poi quando
prende il mano il microfono la voce ritorna e tutto fila liscio, e allora lui si preoccupa perché questi sono i sintomi di una malattia psichica, stabilito che noi abbiamo dei sintomi peggiori, escludendo la malattia psichica, allora la accusa di fare apposta.
Sera. Teatro Uomo.
Rassegna della canzone d'autore. Organizzata da CANALE 96. Hanno chiamato anche noi, non vedo il perché visto che è stato invitato anche il Canzoniere Lombardo il quale porta in giro le nostre canzoni; va bene che per una finezza da noi molto apprezzata, non dicono che sono del Collettivo.E' inutile sottolineare la bellezza di questo gesto, il profondo motivo filosofico/comunista/ proletario che, non solo li giustifica ma li obbliga ad appropriarsi, in nome del proletariato di un prodotto del proletariato : le cante del Collettivo.
La rassegna è cominciata il 20 e finisce stasera.
In questo tipo di spettacoli si mettono in vendita anche degli abbonamenti che valgono tutta la durata del ciclo, Magari qualcuno ha perso la prima sera e quando entra si informa come è andata la prima. Può darsi allora che, entusiasmati da quello che è successo la prima sera si metta ad applaudire o fischiare le canzoni a i cantanti della sera prima, restando indietro 24 h.
E' quello che è successo in teatro stasera: evidentemente ieri sera quando hanno fischiato Vecchioni, Lo Cascio e compagnia invece gli stessi meritavano gli applausi, così che il primo ad uscire in scena è stato applaudito, quando abbiamo eseguito noi gli applausi sono stati oceanici, è evidente che non erano dedicati a noi ma ai fischiati di ieri.
De Leo ha ricevuto applausi e qualche fischio, A. Carrera uragani di fischi, Eugenio Finardi è stato distrutto e ha dovuto smettere. In verità il pubblico
voleva fischiare noi, non certo autori bravi ed affermati come loro.
Fra le quinte si aggirava un ragazzino magro magro e piccolino dalla parlata toscana che mi chiese di accordargli la chitarra, poi provò continuamente la sua canzone, che mi ricordo era "Ernesto". Uscì due prima di noi, la gente cominciò a ridere e a divertirsi , finì con un uragano di appausi. Quando rientrò venne da me e con una faccia tristissima mi disse : cazzo... non ho cantato la canzone! Non puoi vincere: lo consolai.
Nel ritorno,commentando la serata, raccontai del ragazzo che non si era ricordato di cantare la canzone. Come si chiama chiese il Nino. Benigni,risposi.
Foto di Mario Gobbi
1978