lunedì 29 luglio 2013

ESTATE

Adesso  che è estate  come non ricordare il Presidio ! Il viaggio in bicicletta nel gran  caldo e il ristoro dell'arrivo  al Presidio e l'ombra  delle piante. Nelle sere c'era sempre  qualcuno  o qualcosa  da festeggiare. E c'erano sere  di festa,per una  battaglia  vinta, per un compleanno importante,per stare  assieme. Naturalmente il motore  era  Carlin (Luigi  Ceriotti, di Arconate)  che con  la mitica  Piera e magari la figlia Silvana, la Fisa del Cantona,la tromba  del Gaetano, improvvisavano  delle magnifiche  feste. Nella vera festa non poteva  mancare la  "miniera"  del Carlin, al cui confronto  Mario  Merola era un  semplice guitto:

MINIERA

Allor  che in ogni bettola  Messicana
cantano tutti al suono  d'un avaiana
vien da  lontano un canto  così  accorato
è un minatore bruno  laggiù  emigrato
la sua  canzone  sembra  di un esiliato

Cielo  di stelle cielo  color  del mar
tu sei lo stesso cielo  del mio casolar
portami in sogno  verso la casa mia
portami un cuor  che  soffre  di nostalgia

Nella miniera è tutto  un baglior  di fiamme
piangono  bimbi spose sorelle  e mamme
a un tratto  un minatore  dal volto bruno
disse  agli  accorsi  se  titubante è ognuno
io solo andrò  laggiù che non ho nessuno

E nella notte un grido  solleva i cuor
Mamma son salvi  tornano i minator
manca  soltanto  quello dal volto  bruno
ma per  salvare  lui  non c'è  nessuno

Và  l'emigrante  ognor  con la sua  chimera
e  lascia  la  sua  vita nella miniera.

 
Foto  Pisoni

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