martedì 16 aprile 2013

Il debito

ANNI OTTANTA

In quei tempi felici il lavoro non mancava,io incominciavo alle sette del mattino e mia moglie alle otto,alla sera finivo alle 19.00 e mia moglie alle 17.30.Al mattino presto imbaccuccavo mio figlio piccolo e lo portavo da mia suocera,(una santa donna) e andavo al lavoro,in bicicletta. Ci si trovava a casa a mezzogiorno per mangiare qualcosa in fretta e furia,poi io andavo a prendere la bambina a scuola e la portavo da mia suocera,e tornavo in officina. Mia moglie dopo avere fatto un po' di mestieri e lavato i piatti,andava a lavorare in conceria,naturalmente in bici. Alla sera ci si trovava a casa,lei nel frattempo aveva ricuperato tutti i bambini, mi lavavo e verso le otto ci si sedeva a tavola.

Ogni giorno così.

Recuperando un po' di onestà intellettuale,non so cosa significa ma suona bene, devo ammettere che ho vissuto,in quei tempi, al di sopra delle mie possibilità,visto che il debito che abbiamo,2.000 miliardi di €, origina proprio in quegli anni.

Ammetto la mie colpe.

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