mercoledì 17 aprile 2013

la ragazza che sapeva ascoltare


La ragazza che sapeva ascoltare: l'attrice Nora Picetti

Una sera Oreste venne alla riunione con una ragazza. Noi avevamo bisogno di gente per rimpolpare un po' il nostro direttivo ridotto all'osso,io continuavo a invitare gente ma nessuno accettava, ed eravamo noi due, praticamente, a mandare avanti la baracca. Arrivava il ventesimo ed eravamo ancora fermi al libro. Volevamo fare un libro per ricordare la lotta,iniziata il 5 Agosto del '91, fra poco era Agosto 2011 e il libro era di la da venire: il materiale c'era, e tanto: un testo già pronto di Guglielmo, un mio lunghissimo diario sconclusionato, con piccole storie sentite durante la notti, moltissimi articoli di quotidiani,ordini di servizio della Questura, della Digos, dei Carabinieri, autentici e non so come abbia fatto per averli Enrico Angelini che si presentò un giorno con due polverosi faldoni, 2.000 foto di Jelmini, video non professionali girati un po' da tutti e i ricordi personali di molta gente,da raccogliere. Questo dicemmo alla Nora, la ragazza che aveva portato Oreste, che ci disse essere laureata in teatro. La stampa del libro incontrava delle enormi difficoltà: Jelmini proprietario delle foto voleva 5.000 € per una cinquantina di foto, non solo, dovevano essere stampate come diceva lui in quadricromia ( anche se erano in bianco e nero) e venne con lo stampatore ( Francesco Oppi) il quale ci chiese 15.000 € per 1.500 copie. Noi eravamo al verde, che per cambiare la serratura della porta del locale che ci aveva dato il Circolo,pagammo,brevi manu, 30 €, metà per uno.

Difficoltà insormontabili,in cassa avevamo la sette tessere, non ancora pagate tutte.

Cominciammo ad accarezzare l'idea di mettere in scena la storia,visto che avevamo una attrice fra noi. La ragazza ci meravigliò molto, fino adesso ci ascoltava con un fare strano, ti puntava mentre parlavi, come un cane la preda, e mentre parlava l'altro, puntava l'altro. Ci aveva cartasciugato,bevuto le parole della storia, che, quando io dissi: si potrebbe mettere in scena! ...lei era pronta e prese in mano la situazione.

E' già fatto ! Ne leggiamo un pezzettino ciascuno e la cosa è fatta! Nessuno di noi aderì a una follia

del genere e la ragazza disse: la dico io! Tutta? Tutta. Ma non sei mica Marco Paolini ! Gli dissi. Infatti non è Paolini: è meglio.

Messo in scena con il titolo “il Rifiuto dei Rifiuti” ha avuto fino ad ora, 15 repliche, e gira ancora.

La Ragazza parla per 75 minuti.

La Ragazza sapeva ascoltare.

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